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Da conflitto a opportunità. Emozioni istruzioni per l'uso 3

“La logica della mente emozionale è associativa; per essa, elementi che simboleggiano una realtà o ne suscitano il ricordo equivalgono a quella stessa realtà.

Se la mente emozionale segue questa logica e le sue regole, nella quale un elemento sta al posto di un altro, per essa non è necessario che le cose vengano definite dalla loro identità oggettiva: ciò che conta è come vengono percepite; le cose sono ciò che appaiono.”(D. Goleman)

Conoscere e comprendere il nostro mondo emotivo, e anche quello delle persone con cui ci relazioniamo, è elemento essenziale per costruire relazioni di qualità, e dalla qualità delle relazioni dipende la possibilità di gestire, con maggiore fluidità, difficoltà e situazioni di conflitto.

Il primo passo è quello di imparare a riconoscere ciò che noi sentiamo e, poi, ciò che sentono le persone che sono in interazione con noi. Una volta fatto questo, è possibile integrare pensieri ed emozioni per creare un flusso costruttivo tra noi e gli altri.

Uno degli aspetti più delicati di questo passaggio è quello di dare spazio e lasciare emergere le nostre istanze emotive, che non devono essere represse, ma gestite. Quando reprimiamo un’emozione il rischio è che questa riemerga, seppur in un momento successivo, con maggiore intensità.

Le emozioni sono reazioni a uno stimolo esterno, ma è anche vero che quello stimolo può toccare delle corde molto profonde dentro di noi, a volte nascoste da troppo tempo; questo spiega come mai possiamo avere delle reazioni emotive in apparenza sproporzionate rispetto ad un evento.

Per esempio, spesso dietro un’esplosione di rabbia possono nascondersi emozioni come paura dell’abbandono, frustrazione, senso di ingiustizia, paura della solitudine; queste emozioni sono alla base di quella rabbia, ma sono invisibili, e continueranno a rimanere tali e ad alimentarla se non riusciamo a esprimerla e gestirla. Se, invece, permettiamo a noi stessi, o all’altra persona, di vivere quella rabbia potremo scoprire cosa nasconde.

“L’emozione è il linguaggio attraverso cui si comunica con sincerità, mettendosi a nudo, senza timore di mostrarsi fragili e indifesi, perché la fragilità è la nostra forza, in un mondo trascinato dalla ragione verso la competizione estrema.” (Giovanni Allevi)


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