Conflitto e opportunità. Diamo tempo alla speranza.
Aggiornamento: 10 ott 2022
Senza la speranza è impossibile trovare l’insperato. (Eraclito)
Quello della speranza è un tema molto delicato ed è meglio chiarire fin da subito cosa intendiamo con il termine “speranza” quando siamo in difficoltà o in conflitto.
Se parliamo di speranza, parliamo di quell’atteggiamento che ci permette di effettuare una proiezione futura positiva e mantenere un chiaro focus su di esso.
La speranza è quindi un meccanismo che ci dà la possibilità di proiettare nel nostro futuro una situazione migliore rispetto a quella che stiamo vivendo.
Questo tipo di proiezione ha una serie di vantaggi sia sul piano fisico che su quello mentale.
Quando ci sentiamo messi nell’angolo e senza via d’uscita possiamo diventare estremamente aggressivi, depressi o anche inattivi, bloccandoci così all’interno della situazione conflittuale.
Invece, quando - seppur in situazioni di difficoltà - abbiamo la possibilità di immaginare e sviluppare i possibili scenari positivi e di esplorarli, diamo vita a un grande vantaggio in vista della risoluzione del conflitto.
Questa piccola e semplice operazione ci aiuta a dare spazio alla speranza.
La speranza è un dono che facciamo a noi e a tutte le parti coinvolte nel conflitto perché, come scrive Enzo Bianchi: “Sperare significa credere che qualcuno ci ama, significa mettersi in cammino verso un altrove, significa anche osare di vivere in un altro modo”.

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